Come sapevi scendere
Ricordo azzo se ricordo quella volta, rimarrà come indelebile trasgressione… la prima.
Eppure non mi avevi dato alla testa subito nonostante la tua corposità, adorabile era sentirti scendere facendomi chiudere gli occhi per assaggiarti.
Sei divenuta quasi ossessione, noncuranza che poteva permettersi di mutare aspetto, consistenza, quella che mandava e che tuttora manda in pappa il cervello.
Poi dimmi la verità come si fa a non chiedere di te “un’altra birra grande grazie”
Franco