Una sola sfumatura
Pensandoci bene ci si potrebbe chiedere, cosa è chi decide qualcosa.
Ogni azione o emozione varia da un momento all’altro e da soggetto a soggetto.
Qualcuno potrebbe adorare i colori giallo-rossastri dell’autunno, magari mescolati al tramonto in una sera frizzante, altri a cui potrebbe deliziare il grigio intenso che emana un autunno gelido. Altri ancora potrebbero ascoltare all’alba di una giornata di primavera il cinguettio degli uccelli, magari qualcuno non si allontanerebbe dal letto denso d’emozioni per non lasciarli volare via… Perché ogni attimo spoglia un’emozione, ogni secondo ne coltiva sensazione. Potrebbe non esistere una regola giusta; quella descritta potrebbe essere la normalità o l’eccezione. In fondo noi che cazzo possiamo sapere se non ci distacchiamo dai soliti percorsi. Senza far discorsi strani ma pensando ad altre situazioni; trovarsi in quel bosco alle cinque della mattina, magari spogliati dei vestiti, facendo scorrere le mani sui fianchi di chi ti sta difronte, e arrivare a far scivolare le dita sulle voglie proprie e altrui, potrebbe essere eccitante e trasgressivo… chi potrebbe dirlo, ma si cercano sempre soluzioni comode che non impegnino fantasia, ma che a volte spengono un desiderio.
Quel vicolo che per anni si era calpestato e magari incrociato con gli sguardi altrui, potrebbe diventare passione anche solo per cinque minuti di pura follia. Perché il sesso ha odore, sensazione, è percezione e non si liquida con una scopata come chi a un esame teme d’essere giudicato.
Erano quelli i colorati tramonti e le vere albe a cui si doveva far riferimento nel vivere quella trasgressione.
Franco