Si rifrange, come sempre specchio dell’esistenza, quella stessa mediocre sospirata seduzione dei volti, quelli esistenti ed esistiti, che sommessamente svolgono esilaranti capriole nei pensieri.
Quelle parole scritte o vocaboli detti che mantengono finte promesse, come d’accordo col diavolo tentatore.
Non sento confusione nella stanza, e percezione in un volto, estraneo al mio corpo ogni vile tentativo d’impossessarsi di una volontà, forse non colgo l’altrui pensiero o distrattamente mi celo dietro una speranza.
Solitarie nenie, in stanze silenziose, che sanno di vissuto come le antiche casate lasciate al declino del tempo.
Finto tramontare di un giorno mai nato.
Eppure i buoni propositi non mancano alla delicatezza dei sensi, bagnando gli umidi corpi nei pensieri delle gesta altrui, liquido scorrere, di piacere freneticamente esilarante.
Scosci ingigantendo ciò che già profuma di voglia, ciò che scivola tra le mani di un folto desiderio in spade di eloquente trasgressione di un orgasmo.
Sereno Notturno