L’incavo della trasgressione
Quell’incontro nacque casualmente e fu portato avanti allo stesso modo, tra l’istinto di abbandonarsi ai sensi e alle percezioni. Era così casuale che non sappiamo ancora fosse realmente accaduto. La storia narra di quel pomeriggio d’inverno quando le cosce di lei entrarono a stretto contatto con membro di lui. Complice l’affollato metrò e quella brusca partenza. Non si capiva bene come fosse successo ma lui si trovò lei a cavallo del suo cavallo, inutili le scuse della donna, tanto l’uomo mica se la voleva far scappare quell’occasione. Lei stranamente intuì forse perché lui le stava palpando a mani piene il seno, tanto chi vedeva nella ressa. Il suo culo si adagiò così perfettamente, tanto che lei rimase colpita da quell’eccesso di carne, pensando tra se: “Riuscirà a brandirlo tutto se io gli porgessi il culo?”
Lei rimase così folgorata all’idea che il pensiero si tradusse in frase vocale. Così si rivolse all’uomo con fare spudorato e gli rivelò il desiderio.
La leggenda narra dello sguardo sbigottito di lui alla domanda della donna, e di un sorriso deciso poi alla riflessione di quanto chiesto.
Il narratore dice che per lei era la prima volta e che l’uomo al contrario ci andava da vero intenditore.
Complicità trasgressione stimolo o desiderio… sono fattori che trovano aperture mentali e carnali sconosciute ai più.
Franco