Minimi istanti
Quella pelle era liscia, ostentava odor di sesso e quell’inguine glabro profumava di buono.
Li intorno c’era silenzio, rotto solo dal passare di un aereo nel cielo terso e soleggiato.
La lingua in verità si muoveva da tanto e si insinuava tra le labbra arse dal piacere che da li sarebbe sgorgato inebriando e dando senso al gusto puro.
Solo le mani si muovevano a stento come a volersi liberare dalle corde… nulla era lasciato al caso ma alla trasgressione.
Sereno Notturno