Il punto
Avessi quel sentore che mi fa comprendere ciò che sale e pericolosamente inghiottisce la saliva del sorriso, potessi realmente capire senza perdermi in congetture di un “come mai o come sarà”
Ora non è il tempo di voler per forza capire, ma spudoratamente riflettere… forse pure troppo, sulla lucida follia che scivola tra mani corpo e mente, ma non mente nel sorriso mancato più veritiero che mai.
Non è obbligo capirmi ma d’uopo immedesimarsi in me che nulla chiede e forse poco da.
Sinceramente così contro tutti i malori dell’anima ma non della propria.
Ironico essere puramente se stessi
Sereno Notturno