La sorpresa

La sorpresa
L’inizio della scuola è spesso sinonimo di trasgressione per tante persone, inizia per gli amanti quel periodo di violazione delle proprie “abitudini”
Un titolo forse scontato:
«Ciao ci vediamo in mattinata?»
Un ipotetico messaggio di lei, media età, castana, avvenente ma infelice, al cellulare di lui.
«Non vedevo l’ora cominciasse la scuola, prima non avevo un attimo di tempo e quel poco che ci si vedeva non mi bastava.
Domani in mattinata sei al lavoro o riusciamo a incontrarci?»
La risposta non si fa attendere troppo.
«Ciao folle donna vogliosa, in realtà porto mia figlia a scuola e poi ho un appuntamento alle 11, quindi ci possiamo vedere.»
Lei
«Magnifico al limite facciamo colazione al bar, così ti mostro pure la Opel rossa col tettuccio bianco che mi ha regalato mio marito.»
Lui
«Ottimo allora alle 8,30 al bar, dimmi quale!»
Lei
«Quello un po’ più appartato, appena fuori dal paese sulla sinistra»
Lui
«Ok ci becchiamo al bar, sapessi che voglia.»
Tutto il pomeriggio e la sera stessa aspettando il mattino seguente.
Il giorno dopo davanti al bar si ferma la Opel rossa col tettuccio bianco e scende un uomo distinto sui cinquant’anni con la barba, sembra molto ansioso dell’incontro programmato. Sta per aprire la porta e entrare al bar, quando sente subito dietro una voce femminile.
«Ciao ma noi ci conosciamo bene, i nostri figli sono in classe assieme, per l’amor di Dio, dimmi che non è vero, pensavi veramente di telefonare a mio marito? Cos’è una vostra fantasia che tu ti finga una donna e poi in realtà scopate insieme? Cazzo, siete due omosessuali, io già ero inviperita nel voler scoprire la tresca di mio marito, finalmente ero riuscita a fottergli il suo cellulare… ma questo porca puttana non lo posso sopportare.»
Lui rimane con la salivazione azzerata e con quel poco di fiato che trova le fa un piccolo sorriso e esclama:
«Non è come pensi»

Classico

In conclusione si deve stare attenti, perché alle volte ciò che si pensa non è il male minore.
Sereno Notturno

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.