L’uomo dei ricordi

 

Capita a volte di imbattermi nelle fiere di paese, piene di persone che guardano le stesse cose e parlano dei medesimi concetti, tralasciando quello che in realtà è lo spirito dell’evento stesso.

Ossia il percepire quello che altri oltrepassano non dandogli importanza. In un vicolo, mi sono imbattuto in un uomo con i capelli bianchi intento a lavorare il legno.

Mi sono avvicinato e con grande partecipazione mi sono messo quasi incantato, a vedere quel tronco che plasmava col martello e scalpello. Aveva gesti lenti, molto lenti, quasi avesse timore di rovinarne le fattezze; continuai a sbirciare, fino a quando l’uomo si fermò, alzando il suo sguardo verso il mio.

“Come le sembra” disse lui, io rimasi un po’ così e gli risposi che vedevo solo un tronco d’albero nudo. Accennò un sorriso e continuò con fare lento, ma incisivo. Tra una martellata e l’altra, mi disse queste parole, “Ho molto rispetto per le Donne e quello che sto creando è il suo corpo”, io non capii, ma continuava lento il lavoro. Sbigottito gli porsi la domanda se quello fosse il corpo di una Donna, lui mi rispose, “Voglio fare un regalo a mia moglie che ora non c’è più, ma ne ricordo i minimi tratti, quasi l’avessi qui tra le mie mani”. Capii il perché ci metteva tanta delicatezza e amore, risposi con un sorriso e gli dissi che probabilmente quella sarebbe stata la sua opera più bella.

Sereno Notturno

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.