Trovo quieta l’irruenza ora
Ascoltami perché non rimanga
tutto in mano al fruscio del vento.
Sento che sibilando si nutre delle menti di ignoti.
Un punto fermo è che inizia con un gran frastuono,
raccogliendo a se ogni cosa
per poi farla ricader senza forma.
Arriva il tempo che un’anima si incontra col vento,
cercando di mitigare e portarlo alla ragione
rimanendo però confuso e inerme.
Continuare la corsa o fermarsi in quel tratto di strada nascosto,
pensando al perché di una folle irruenza.
Lo rincorre quell’anima notando i suoi movimenti,
lo spia mentre lui intento a non darsi pace
riprende e si alza senza capire quale sia veramente la sua meta.
La similitudine del vento è rappresentata dalla vita che scorre.
Senza in questo tempo, aver capito cosa fare,
il vento calerà e arriverà a divenire brezza per le stagioni future.
Occhi attenti e anima leggera,
solo allora seminerai conoscenza,
quella stessa, che ti aveva reso vulnerabile.
Fragile forse solo a chi
aveva letto in te persona debole, non è così se sei riuscito a sfidare il vento.
Quante volte ancora dovrai pararti
di fronte a quella folle irruenza, probabilmente solo il tempo di capire e viverla.
Sereno Notturno