Sono passati tanti anni e la vita mi è scivolata addosso come i giorni. Moltissimo tempo, tutto incorniciato da giorni indimenticabili e da altri in cui vorresti non essere mai nato. Ora i sogni dovrebbero essere alla portata degli anni, ma rimangono pur sempre sogni. Il tempo mi ha sempre fatto paura, il suo incedere prepotente. Da tempo mi passa davanti sempre la stessa visione, quella di non fare in tempo a raggiungere i miei sogni, non capisco perché, ma rimane una paura ricorrente. Giorni o notti in cui pensi e ripensi, quale potrebbe essere la giusta vita e le giuste ambizioni, poi i pensieri ti mettono all’angolo, sopraffatti da altri che arrivano, come una sorta di stazione scandita nel tabellone delle partenze.
Ricordo ogni sguardo, ogni sberleffo, qualunque sgridata di quand’ero bambino, ma con gli occhi vispi facevo sogni da grande. Ridevo con quel sorriso così largo che mia madre si avvicinava a me domandandomi: “A cosa pensi”
Io non rispondevo tanto ero divertito dal fatto di essere al centro della “sua attenzione”
Lei era felice nel vedermi sorridere, lei che la vita le aveva riservato non poche tristezze era pronta a gioire della mia contentezza.
Continuavo a sorridere in quella coperta stesa sul pavimento caldo che dalla camera portava al bagno.
La vita è fatta anche di sorrisi e non solo di rimproveri.
Sereno Notturno