Nella penombra di una stanza


“La situazione migliore per entrambi, è guardare il proprio e l’altrui corpo. Rende liberi e innesca una sorta di magnetismo, che non trovi certamente nel consumare un atto che fa sembrare tutto molto sterile.
Capire stuzzicare e godere del corpo questo porta libertà e complicità.
Quando lei uscì nella penombra, aveva un accappatoio dal colore chiarissimo, largo e bagnato delle sue forme. In testa un asciugamano a raccogliere i capelli. Lui  glielo slacciò e si sentiva al tatto la pelle umida, i capezzoli irti e l’aureola increspata.  Aveva con sé qualcosa con cui la stuzzicava, le andò dietro e cominciò a usare quel minuscolo frustino sulla pelle che subito rabbrividì di piacere.
L’essere violata nelle spalle,  lungo il corpo, nel culo rendeva la sua eccitazione all’estremo, tanto che scostò leggermente le gambe, sperando lui l’accarezzasse col frustino.
Ma lui si limitò a guardarla, il piacere tra le gambe cominciava a essere presente, e allungò le mani per portarsi in dono quel fremito che precedeva l’orgasmo. Un fremito presente e crescente, tanto che scivolò dentro, senza opporre il benché minimo sforzo.
Lei, la sua mente e i suoi pensieri, erano un’unica piacere, nelle mani sapienti di lui”
Sereno Notturno

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.