Un giorno d’emozione
Una giornata simile alle altre, colazione con caffè, briosche e doccia. Praticamente quello che facevo di solito la mattina prima del lavoro.
Suonarono alla porta e dopo aver guardato dallo spioncino aprii. La vicina con voce disinvolta, carinamente mi allungò un biglietto, scosse la testa come a dire di non saper la provenienza.
La ringraziai accennando a un sorriso d’imbarazzo, sia per il foglio che per la mia presenza in accappatoio.
Continuai a vestirmi dando un’occhiata a cosa mettermi nell’armadio, poi uscii, non prima d’aver letto il foglio. Sorrisi perché mi ricordava i fogliettini delle medie, quelli che ci passavamo tra innamorati.
Non vorrei rovinarmi la giornata pensai.
Di primo acchito lessi disinvolto, era piegato in quattro, pensi anzi fosse totalmente bianco.
A dir poco perplesso, scritto a mano con scrittura fluida.
Solo due righe: “Volevo trovare una ragione per cambiare il nostro giorno, ti aspetto al caffè dell’angolo”. poi la firma, la sua quella degli sguardi passati quelli della provocazione e d’intesa, mai espressi più di tanto. Dovevo contenere l’emozione sul mio volto. Arrivato, lei era seduta al tavolino gambe incrociate, sguardo fermo in direzione del mio; “ma come” dissi io…..!!!!
“Non chiederti mai il perché’ ” rispose lei.
Fu il giorno più’ bello della mia vita. Franco
Sereno notturno