Quattro mani

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Questo piacevole duetto a quattro mani
– Cosa sei in quell’alba, fatta di gote rosse e pelle dura. Di sentito piacere e liquida vertigine. Già tu sei un orgasmo pentito ma mai sopito.

– Sono della forma che mi dai, bianca di carni che s’aprono sotto il tuo desiderio a cercarmi dentro, nascosta e supplichevole nell’appartenenza del tuo comando.

– Aperture, varchi, strette insenature, porto estremo di consunta bellezza, irrorate dalla vista di una crescita dura che s’infila in anfratti già colmi dell’olio del piacere.

– E mi scivoli mentre t’intingi nel balsamo delle mie disciolte voglie, mi trattieni in posa, ché la tua stretta è la corda con la quale leghi le mie fughe e di te sento la veemenza e di me senti il muco.

– Ascolta quel lento sbattere di reni, odi il pertugio aprirsi, mentre instancabile, secerni vendetta di desiderio, ma non fermare il movimento, rendilo fluido.

– Il mio corpo ti divenga taglio e la mia schiena gaussiana lattea e mentre io convessa, tu calco e, durante i miei spasmi, i tuoi crampi.

Sereno Notturno e Eros e Thanatos. Conditio sine qua non.

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.