L’uomo del gelato

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L’uomo del gelato

Uno splendido giorno di primavera aria mite e piena di sole, l’ideale perché l’uomo si prenda mezz’ora del suo tempo per un buonissimo gelato. After eight e yogurt, deciso quelli sono i gusti che avrebbe scelto. Percorre l’auto sul viale del corso, trova un parcheggio, aspettando l’anziano che a bordo di un’auto famigliare tra mille manovre cerca di uscire da quel labirinto.
L’uomo riesce finalmente a parcheggiare, avendo fortuna di trovare un posto all’ombra e scendendo dalla macchina, ha come un Déjà vu, ricordi, luci e ombre sfrecciano in quella mente offuscata dai momenti. Probabilmente solo un flash senza importanza.
Aria tranquilla e passo rilassato si avvia alla gelateria che sta proprio sotto il portico, non c’è quasi nessuno in questo primo pomeriggio, solo qualche ragazzo che esce da scuola e una coppietta sulla trentina che seduta sulla panchina di legno, donata alla gelateria da un’associazione si scambia sguardi provocatori e frasi che rendono piena idea di quel che sarà il programma della serata.
L’uomo difficilmente si incuriosisce dei fatti altrui, ma dopo aver preso il gelato da due euro e messo in tasca il resto si avvia sulla sedia a fianco della coppia e sebbene loro cerchino di parlare a voce bassa, il discorso che esce tra loro è limpidissimo.
Lei con aria soddisfatta quasi presa da estasi, sussurra una frase a lui, che guardandosi in giro quasi si vergogna. Parole chiare: “Stasera voglio fare l’amore con te”.
L’uomo continua a leccare il suo gelato dalla parte del limone e quasi se lo schiaffa tutto sulle labbra, in un gesto di disappunto.
A sedere sulla sedia pensa per quale cazzo di verità si debba sempre dire “Fare l’amore”.
Quasi sia una frase scritta nell’elenco delle buone usanze, nel glossario del galateo.
Quindi chi dice “Stasera voglio scopare con te” è punibile con sanzioni?. Sesso, amore, lussuria e volontà, tutto questo può far parte di un rapporto tra due persone che condividono una vita, allora perché non si può dire chiaramente “voglio scoparti”, ma ci si frena davanti a quella frase che sinceramente suona strana.
Magari poi, una volta a letto lei, col suo completino intimo dice a lui di chiamarla porca.
L’uomo seduto sulla sedia rimugina sul concetto: fare l’amore vuole dire essere perfettini mentre si prende un gelato e maiali a letto. Chi dice voglio scopare, alla fine prende solo un pretesto per pura trasgressione o lasciare che ogni istante sia vissuto nella piena totale libertà.
La coppia intanto si è alzata finendo il gelato passeggiando
l’uomo rimasto con la fine del cono tra le mani sembra quasi leggerne i fondi come nelle tazze del caffè. Si alza e mai come allora pensa che in fondo la vita va vissuta in ogni suo momento di pura follia e trasgressione, tutto il resto è da perfettini.

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.