Solution

“Abbiamo tutti opportunità che ci riserva la vita, alcune di queste sono la gioia di vivere, il raggiungimento degli obiettivi, il sapersi bastare e stupire gli altri con piccoli gesti.
Perché il voler essere maiali a letto non è un male, ma un modo d’essere”
Sereno  Notturno

Il male


“Si sente necessità di uscire dal torpore, che rallenta il desiderio e ingiallisce ogni pensiero, ogni cauto piacere.
Si sente forte il grido di uscire da quel mondo che rende ogni stanza dello stesso colore, ogni cielo tinta unita col nulla.
La vera libertà è uscire vestiti dei soli pensieri indecenti, urlando al mondo, a questo fottuto mondo che la trasgressione condivisa rende libera la mente e il corpo.
Usatela per il vostro e altrui piacere”
Sereno Notturno

L’ombra della pietra


Ormai era diventata la mia prima casa, un’unica stanza, con le pareti bianche, nessun accenno di mobilia, un letto scomodo, freddo e senza uno straccio di cuscino. Oltre a quella stanza una reception, dove ogni volta mi recavo, venivo accolto dall’unica persona che prendeva appuntamenti, un’anziana signora ricurva, che nulla faceva sentire per farti a tuo agio. L’appuntamento era alle nove del mattino, ero in leggero anticipo, quindi mi disse d’aspettare in piedi. Stranamente il tempo volò e mi ritrovai a sedere in quello scomodissimo letto di pietra. Questo simboleggiava la sofferenza.
“Allora dopo l’ennesimo incontro, cosa ha capito dalla relazione con se stesso e gli altri!”
In verità risposi che la mia autostima andava da un eccesso all’altro, forse in relazione al trascorrere dei miei anni dell’infanzia, mescolavo attimi di euforia con altri d’abbandono.
“Troppo poco per fare un’analisi accurata”
Fu quella la sua risposta. Il tempo è volato come l’aria in autunno, le tinte forti hanno lasciato lo spazio alle foglie che d’inverno cadono. Ho perso il mio tempo a correre dietro alla nebbia, per trovarmi poi nei campi grigi.
“Così facendo non aiuta se stesso e nemmeno il suo portafoglio. Capisca e assapori i profumi, anche quelli che apparentemente non le dicono nulla. Ascolti il ​​frastuono che c’è nel suo silenzio. In poche parole ricominci a respirare, si imponga un cambio di rotta e cancelli le sue fisse sul voler fare alla perfezione ogni cosa. Lo scordi, ogni tanto lasci andare tutto per la propria strada!”
Diceva bene lasciarsi andare, eppure io non ero lì per caso, una ragione doveva pur esserci. Stavo sempre più comodo in quel letto freddo. Continuava a essere la mia punizione. Dentro di me percepii non dover essere così per sempre, altrimenti in quel letto mai avrei capito la differenza tra pietra e corpo.
Ebbi un sobbalzo e mi svegliai, ero in un altro luogo dove tutto era più comodo, ero a sedere in una poltrona, intorno nessuno. In quel momento bussarono alla porta. Entri pure dissi.
“Buongiorno, si ricorda di me?”
Mi faccia capire, come mai lei è qui nello stesso posto mio, ma io già ero nella stanza. “Lei forse ha superato il freddo dei suoi pensieri, io non il mio voler essere e mi ritrovo al suo posto. Disposto a darmi aiuto?” Ecco in quel preciso istante capii che imporsi e lasciarsi andare, aiuta a sentire i
sapori gli odori e i colori. Cosa non semplice, ma doverosa, forse difficile da mettere in pratica, ma rimaneva l’unica soluzione.
In quel preciso istante suona la sveglia, quella di un nuovo giorno.
Sereno Notturno

Verità emerse

Sai cos’è la coerenza? È tutto ciò fa seguito all’azione.
Perché nel momento in cui tu fai una domanda, una promessa o semplicemente un accordo, che sia anche solo per un caffè, ecco, deve seguire l’azione in quella promessa. Altrimenti si può pensare ci sia una lenta capacità di apprendimento in quel determinato momento, dovuta all’annebbiamento dall’alcol, a solitudine o semplicemente data dalla non presenza psicologica.
Altra cosa è fare qualcosa per interesse, ecco lì siamo a livelli superiori, ove nessuno può curare o metter bocca, se non la propria coscienza.
Sereno Notturno

Il tempo


“Pare quasi il tempo ci abbia tolto la sua presenza, forse siamo solo noi ad averlo sottratto alla nostra vita.
Di sicuro ha sfumature diverse, colori e sensazioni diverse.
Lo trascuriamo e lo viviamo solo nell’ottica di risolvere cose, problemi, mettere delle pezze come quelle al culo.
Lui è lì,  ma noi lo snobbiamo e diamo altre priorità, sbagliando e affliggendoci.
Dov’è quel tempo che sapeva di primavera, che ti diceva esci e spacca il mondo, quello in cui bastava uscire in bicicletta o a piedi e divertirti. Vedete, non è lui il colpevole, ma le nostre paure di volere tutto, senza sentirne il profumo. Gli attimi sono diventati flash, senza poter scartare un minimo di felicità. Eppure quella c’è e la dobbiamo cercare, per il solo fatto che alla nostra nascita ci hanno insegnato a cercarla e volerla. Sicuramente il disegno per toglierci tutto questo esiste, ma dobbiamo essere come i bambini e disegnare a colori, nessuno ce li può togliere, almeno dalla nostra mente.
Che oggi sia difficile è  cosa certa, ma altrettanto sicuro è che ci appartiene.
Usciamo, guardiamo e quando siamo in uno spiazzo dobbiamo urlare come sfogo. Noi siamo come puttane in strade desolate, che si sfogano urlando, noi siamo nella strada che ci appartiene”
Sereno Notturno

Gioco

“Il piacere è qualcosa di provocante, per lo più trasgressivo ma ambito.
Chi non lo prova, forse non ha il coraggio di osare o a troppa paura di entrare nel gioco”
Sereno Notturno

Paure e crescita

“Ci si rende conto e con infinito timore, di non essere uguali al proprio padre, perché troppo il divario dell’esistenza.
Certo lo stesso temperamento a volte troppo marcato, sportivi quello sì, anche se in rami diversi.
Una cosa comune era l’attaccamento al lavoro, ma nel suo caso  quello ha distrutto affetti e relazioni.
A volte m’impongo di non essere uguale a lui, proprio per il fatto stesso di prendere quei brutti difetti, moltissimi difetti che non mi perdonerei mai.
Quello della comunicazione non era il suo forte in casa, nemmeno quello della pazienza, caparbio, testardo, abitudinario.
Si ha sempre paura ad assomigliare a chi tendeva a renderti uguale a lui.
Sereno Notturno

Turbamento


“Quindi succede, al limite di quel tempo mosso dalle sensazioni. Succede che ascolti, guardi e contempli, sfiorando e annusando come un animale odora la sua preda. Succede che quell’eccitazione diventi sempre più evidente da non poterla nascondere, perché cresce nella patta e diventa ostaggio di una mano che ne contempla la durezza.
Succede che di fronte a te ti si spalanchi il peccato sotto forma di piacere, ti inviti tra le cosce già sin troppo umide al pensiero.
Succede tutto questo, mentre il turbamento esplode e si mescola”
Sereno Notturno

Capirsi

“Il senso d’inadeguatezza che affligge, forse consiste nel non capire o non riuscire a mettersi nei panni di chi ti sta accanto. Questo forse può essere il punto che entra in conflitto con la propria esistenza.
Chiedessero, questo può essere grave, si potrebbe rispondere che ne mina la propria felicità”
Sereno Notturno

Giochi perversi

“Gioco con la tua pelle perché mi concedi l’opportunità di infierire sulla tua carne.
Gioco con le parole quando mi permetti di essere porco al momento giusto e trovare una porca che ricambia.
Gioco con i tuoi anfratti, quando mi concedi l’opportunità di violarli tutti.
Così come gioco con la tua mente aperta che cerca infinite trasgressioni”
Sereno Notturno

L’istante

“Ci sono attimi che solo mani sapienti possono lasciare un felice ricordo e un profondo piacere. Coglierli è  nella mente di chi si lascia andare”
Sereno Notturno

L’angolo discreto


“Seduta all’angolo del bar non esistevano particolari inviolabili, tu lo sapevi.
Capivi che gli occhi scrutavano solo i tuoi movimenti e li rendevi eclatanti in quel gesto lento.
Allargandoti il cappotto color carne, lasciavi intravedere lì dove finivano le calze sottili e nere e iniziava la perdizione. Sapevi di essere porca agli occhi di tutti, ma continuavi perché tutto questo ti bagnava. L’avevi scelto quell’angolo discreto e la persona giusta che sapeva eccitarti guardandoti. L’intimo era superfluo come lo era il fatto ti potesse vedere qualcun’altro. In fondo non c’era nulla di più eccitanti nel vedere una donna godere”
Sereno Notturno

Acciaio lucido


“Lo porgeva come un cimelio, osannando la forma e il freddo acciaio.
Era il piacere sublime che da lì a poco  sarebbe  sprofondato nella carne madida di saliva. Perché entrambi desideravano  quel piacere.
Non sazia esigeva anche l’affondo in labbra morbide e vellutate per un completo orgasmo, che da lì a poco avrebbe preso entrambi”
Sereno Notturno

Sospiro

“Così venne la fine del giorno, sin dal mattino fatto di impegni, pensieri, appuntamenti e riflessioni.
Ma l’unico vero chiodo fisso era lasciare molta parte del tempo al piacere. Quello estremo che parte dai movimenti e si infonde con gli odori nella stanza. Percepiti e goduti umore dopo umore”
Sereno Notturno

Sulle corde


“L’intesa mentale è quel filo sottile che fa la differenza tra uno sguardo e il saper godere.
Così sotto gli occhi esperti di chi faceva del piacere un’arte, si legava agli attimi con movimenti lenti che avrebbero placato i desideri di entrambi”
Sereno Notturno

A nudo

“So quanto sia difficile sradicare i propri sentimenti.
Si mescolano tutte le sensazioni in un solo momento, e riaffiorano tutte le difficoltà del passato. Perché quelle stesse sensazioni ci sono sempre state e ne hanno sempre condizionato la vita. Non è vero che chi è estroverso riesce a esporsi poi tanto alle passioni.
Sono un passaggio strano che non tutte le anime smaltiscono nelle parole.
Sebbene però sia difficile, vengono dati degli imput che valgono quanto i codici cifrati, proprio per questo di difficile comprensione, ma esistenti.
Di questo ne possiamo stare certi”
Sereno Notturno

Capiamo


“Motivo reale è quella scossa che continua a tenerti vivo.
Quell’esubero di spregiudicatezza che a vissuta età, ti dia una certezza, quella di poter continuare a essere curioso e affamato di sensazioni e con ghigno sorridente alla vita. Amare le grandi e piccole cose, con la voglia di riscoprire rivivendole.
Viviamo e ci scontriamo con mille anime e con mille storie, da ognuna dobbiamo essere in grado di raccogliere il meglio perché ce lo dobbiamo”
Sereno Notturno

La cura

La cura
“Dovendo trovare un senso fra tanti che ne scaturiscono da questa canzone, penso sia la dedica migliore a chi si vuole bene. Persone a cui teniamo, scritta e cantata da chi ha dedicato tanto tempo alla ricerca di sé stesso e degli altri. Ogni tanto si deve fare una ricerca dentro al proprio animo che è in conflitto col mondo esterno. Si deve trovare pace, che non sia solo quella finale, ma una rinascita dalle paure e dalle incertezze”
Sereno Notturno

Resoconti e realtà

Si fanno sempre in prossimita’ dell’anno nuovo, considerazioni di come è stato l’anno passato.
I bambini sono soliti dire, prometto di essere piu’ buono di non fare arrabbiare mamma e papa’ e di studiare per fare felice me e i miei genitori.
Gli adulti ripropongono obiettivi per stare al meglio, come il lavoro, salute e tranquillita’.
Poi ti rendi consapevole che tu puoi fare la tua parte, ma per il restante c’è chi ha gia’ pensato di voler stravolgere le carte in tavola, a quel punto prevale la richiesta di una tua autodifesa che impone di essere pronto, prevarra’ solo l’amore che metti nelle cose e la tua voglia di metterti alla prova.
Li’ inizia la tua vita, i tuoi pensieri folli, le tue emozioni, che mai da nessuno ti devi far rubare, perche’ sono e rimarranno tue.
Sereno Notturno

La verità delle piccole cose

“C’è un augurio che manca, quello della serenità degli animi. La semplicità di ognuno nel pensare di aver reso felice qualcuno con un gesto.
Perché le promesse sono per chi spera che l’altro se ne dimentichi. Le lettere non si ha mai il coraggio di spedirle e poi quando lo si fa è tardi.
Un gesto rimane, uno sguardo pure.
Quindi se devi scegliere diffida di chi ti manda gli auguri solo in questo giorno, lasciando gli altri al vento dell’indifferenza”
Sereno  Notturno

Consapevoli ma decisi

Consapevoli ma decisi
Probabilmente non è strano come anche in un periodo come questo, ci si rivolga a se stessi come sensazione di solitudine.
Verosimile il fatto che non si è veramente soli, anzi si goda della vicinanza di persone che ti fanno stare bene.
Il vero punto è che ognuno ha una vita, un lavoro e tempi scanditi in modo differente e non lineare, quindi non si può avere la pretesa di essere sostenuti e sopportati.
Si dice spesso che chi sa stare da solo poi sa stare con tutti, è vero, ma spiegare una situazione del genere risulta difficile, perché ci sono scelte, impressioni, stupori, crisi che quando compaiono debbono essere gestite e vissute con la consapevolezza di essere l’unico a scegliere.
Situazioni che si trascinano da giovani, forse per la stessa ragione che i tempi e gli impegni dei singoli erano diversi.
Poi lesi prova nella consuetudine dei giorni e non si riesce a farsene una ragione.
Espressioni semplici come “ti voglio bene” debbono essere stappate come vino d’annata delle migliori cantine.
Non sono persone poco malleabili, sono persone con troppi eccessi, che vorrebbero superare il proprio limite consapevoli che quel cazzo di tempo arriverà anche per loro..
Sereno Notturno

Penombra


“Abbiamo bisogno di ricordi per capire chi siamo ora. Fungono da specchio,  dove ci guardiamo per capire i nostri cambiamenti,  le nostre torture interne e le nostre scelte future.
I ricordi possono essere dolorosi, specie per chi non ha mai capito un cazzo della vita”
Sereno Notturno