Situazioni


“Questa giornata di silenzio, da l’occasione di pensare.
Farlo non è facile, perché ti pone davanti al passato alla pari del presente e nell’incertezza del futuro. Giornate come queste ti parlano del tuo altruismo, ti aprono il cuore verso vicissitudini come quella di Patrick e ti fanno capire come in un nano secondo la tua vita possa cambiare.
Perché non sempre e quasi  mai sei tu a poter scegliere. Le situazioni ti scelgono e ti cambiano”
Sereno Notturno

Liberi di essere


“Non dovete essere troppo pudici, perché nei ruoli di una coppia tutto questo è  lecito, piacevole e intrigante, questo è tanto altro.
I puritani si nascondono dietro un diniego, sono però quelli che in prima persona  paiono vicini alle anime più porche esistano sulla terra.
Le movenze e gli istanti che precedono tutto questo, devono essere sussurrati in penombra e ascoltati profumi essenze e gemiti.
Siate trasgressivi per gli altri, come per voi”
Sereno Notturno

Il tredicesimo segno

“Quando arrivi a un’età considerevole che rispecchia una forte maturità, ma sei tu stesso che non apprezza o capisce il proprio carattere, questo è un problema enorme. Come puoi pensare che altri lo condividano, lo sopportino o ancor di più lo vivano.
Ricercare sempre qualcosa in più mantiene vivo il cervello, ma lo deteriora di pensieri e di fatti più  grandi del solo pensare o essere.
Annienti chi ti sta al fianco, testardo come sempre continui a farti e fare del male come in passato.
Non necessariamente si è brutte persone, solo dannatamente e cazzutamente complicate. Questo mette  continuamente a rischio l’essere e i rapporti personali e lavorativi, ma vuoi mettere avere un carattere simile che manco tu capisci?
Sereno Notturno

Di là dal mare


“Quando ti perdi nell’orizzonte del giorno e del tempo, è perché dentro di te vivono entrando contemporaneamente in conflitto, speranze, solitudini e progetti nei quali forse credi solo tu. Perché hai questo potere di distruzione di una mente propria, hai un senso di vuoto che colmi con un pensiero quasi ossessivo”
Sereno Notturno

L’inedito di una vita


Erano ragazzi giovani, quelli scapigliati, alla moda, quelli degli anni difficili dell’80, dove sentivano a pelle insidie, turbamenti, lotte tra brigatisti e stato, malattie che prendevano il nome terribile di Aids.
Facendo un sunto, un vero periodo con gli occhi aperti e il cuore in mano.
Uscivano in macchina giravano, cazzeggiavano, bevevano e non poco (il Martini da allora l’avevano bandito, perché mai come quella sera,  aveva reso la macchina un bar, con profumi e vomito, di tutti,  le canne giravano come non ci fosse un domani)
Tutto lì, si fermavano a quello.
Era quella una sera d’inverno, quella di pianura, con le nebbie di allora e l’umido che ti abbracciava come fosse una coperta.
Poca gente in giro, sventurati ladri e puttane alle tre di notte.
Nella strada del ritorno scherzavano con la musica funky a palla, allora si girava in centro città con la macchina, come sorta di discoteca.
Non passò inosservata una scena, che uno si porta dietro per la vita.
La strada fuori dal centro deserta, i viali illuminati, con la nebbia li rendeva simili a lumini del cimitero.
A sedere con le ginocchia raccolte, nel marciapiede sotto un albero, quasi a ripararsi una ragazza che a occhio e croce avrà avuto sedici anni. Facile intuire cosa facesse lì, non si posero questione e tirarono giù il finestrino dell’auto.
Sapevano di avere a che fare con una ragazza di strada, non si guardarono intorno,  semplicemente si fermarono e scesero.
Era una ragazza in lacrime, disperata, come chi sa di essere li e non sa il perché, forse necessità per uno spinello pensarono.
Gli si misero intorno quasi a sorta di protezione da occhi indiscreti, le parlarono e la sua disperazione traspariva dallo sguardo, sembrava una trattativa, che si concludette con una resa.
Si fidò dei ragazzi (chissà quante altre volte si era fidata di uno sconosciuto)
La fecero salire tremante e dalle sue labbra uscì solo un grido d’aiuto, forse perché li al chiuso si sentiva al sicuro.
Un indirizzo di casa dei genitori a 15 km e un grazie con lo sguardo.
La portarono all’indirizzo, la casa aveva una luce accesa, forse aspettavano il suo ritorno o forse i genitori non sapevano nulla di dove fosse.
Si sincerarono entrasse in casa, non un nome non una domanda, solo la gioia che accompagnava a casa quei ragazzi, in quel mondo fatto di menefreghismo. Non seppero mai se quella ragazza da quel giorno cambiò,  o se ritornò sotto quel marciapiede, loro avevano fatto una cosa che li avrebbe resi fieri per tutta la vita.

Questo il nostro mondo e le nostre storie di allora, le violenze si curano con la reazione pacata.
Sereno Notturno

Cieca violenza

“Non siamo e non saremo mai credibili per quanto riguarda questo orrore. La cosa che più fa rabbia è pensare che nel momento di una vera discussione, in un’aula dove si prendono impegni e decisioni, viga il menefreghismo assoluto. La mano ispiratrice di tali sopprusi, deve aver fine e non può essere la Donna a farsi carico di una violenza data dall’incapacità dell’uomo.
La violenza è rifugio dall’incapacità dell’uomo”

Sereno Notturno

Lasciate entrare il cane coperto di fango: si può lavare il cane e si può lavare il fango, ma quelli che non amano né il cane, né il fango, quelli no, non si possono lavare.
Frasi Jacques Prévert

Omaggio alla giornata mondiale contro la violenza sulle Donne

Verità attese


“Quando uso l’immagine del mio profilo, rientra nei miei pensieri profondi, come qualcosa che sentivo e percepivo. La carne fragile come gli equilibri di anime che si debbono scontrare in quella realtà, quella della passione, della verità e della leggerezza. Trovando l’unico scopo nella verità più vera, l’unione dei corpi degli odori dei profumi, emanati dal desiderio che finalmente trova sfogo in una scopata.
Sara giustizia delle tante verità attese”
Sereno Notturno

L’ironia del tempo

“Abbiamo dalla nostra l’età della ragione, assolutamente però non dobbiamo perdere la nostra sfrontatezza, il desiderio di trasgredire e la sfacciataggine di qualsivoglia gesto. Altrimenti traviamo sicuramente i nostri momenti migliori”
Sereno Notturno

Riflessi


“Se vuoi capire il tuo passato, lo devi fare col sorriso, quello che ti rende una lucidità per capirlo.
Probabilmente invece, per affrontare il presente devi farlo incazzato, per importi a te stesso e non commettere gli stessi errori  o addirittura dei nuovi.
Il futuro è quello che hai capito dal passato e metti in pratica ora.
Ogni mattina ti devi scrollare di dosso i pesi di un’esistenza, solo tu sei in grado di farlo”
Sereno  Notturno

A correre coi ricordi

“Abbiamo forse troppi ricordi in bianco e nero
Non sono reminiscenze sbiadite, sono quelle che ci fanno ricordare il nostro lungo tempo e il desiderio di riscatto, dato  dai ricordi.
Abbiamo avuto il tempo per assimilare concetti e furbizie, abbiamo giocato con la stessa scaltrezza di un cronista. Abbiamo smussato gli angoli della vita impervia. Questo i giovani debbono capire, assimilare e mettere in pratica. Noi continueremo a correre”
Sereno Notturno

Camminare è essere vivi

“Si cammina tanto in questa vita modesta, ma cerchi di farla grande. Cammini così tanto, che ogni volta quando rallenti un attimo, lo fai solo per cercare scarpe nuove, comode che ti lascino continuare il viaggio.
Nei percorsi incontri amici, nemici, chi si ritiene amico, moralisti che si incazzano con gli stessi moralisti, non capendo di esserlo a loro volta.
Vuoi bene e senti, ma col tuo modo di esistere, che si discosta forse tanto dagli altri. Ecco questo è comunque un sentire, perché, come un artigiano, tu crei il tuo mondo, lo vivi come unico e raro, sapendo è capendo la fatica che hai fatto per arrivare a ciò che sei. Vuoi un confronto e sai di essere forte, ma ti assecondi a te stesso, fino a quando, da buon artigiano, cerchi di capire e parlare con chi ha prodotti unici come i tuoi, rari e indiscussi. La forza è il cuore, lo fai con scarpe ancora una volta nuove.
Sereno Notturno

A grandi passi

“Scelta determinante è  data dal percorso fatto di odori impregnati di sesso, bocche saziate e orgasmi infiniti, mentre per lo più c’è chi vive di quelli finiti.
Non pensate agite e buttatevi nell’orgia del piacere, prima che scompaia nella nebbia del tempo”
Sereno Notturno

Stimoli


“Forse troppo poche le persone sicure che osano. Molte di più quelle che ostentano.
Le pratiche non devono essere frutto di violenza, ma di sana perversione condivisa. Apriamo un mondo ai più sconosciuto”
Sereno Notturno

La meccanica dell’anima

“A volte è utile un attimo di sana solitudine, per capire cosa siamo e perché siamo così.
Tendenzialmente così lontani dalle riflessioni e smarriti o intimoriti dai discorsi.
Superficiali negli apprezzamenti, pensando di non degnarli di uno sguardo.
L’anima è quella parte dell’essere che ci guida, senza la quale anche una scopata, risulterebbe un fatto meccanico”
Sereno Notturno

Il fatto in quella stanza

“Quello sguardo lasciava intravedere l’eccitazione. Il morso deciso sull’orecchio era reso ancor più forte dalle mani che sapienti arrivavano tra le labbra bagnate dal piacere. Fu così che avvicinò il culo freddo , contro quel sesso caldo e si mischiò in un’unica carne.
Stette li un pò onde farla impazzire, poi decise di finirla facendo sparire tutta la possenza dentro di lei.
Inutile spiegare un piacere, si finisce per essere troppo presi”
Sereno Notturno

Il calice


“Era già la terza volta che vagava per le vie di paese, in quel cielo autunnale, dove nonostante il periodo mancavano i colori. L’asfalto li aveva divorati, mentre lui, sempre lo stesso bicchiere in mano, quel calice di prosecco,  sembrava quasi fare il pit stop nel locale per riempirlo. Ogni vasca ne usciva sempre più ciondolante e pronto per il prossimo giro, sotto gli occhi increduli dei passanti.
Alzava il calice come segno di saluto, sorseggiava e guardava il culo di quella di fronte. Sembrava scocciata, forse nemmeno tanto, se al solo chiederle di passare all’enoteca non diniegò l’invito. Nulla di che, nemmeno voleva provarci, anzi solo una scusa per un sorriso e aggiungere un giro in più.
Lei rideva, cercando di camminare e bere senza sprecare nessuna goccia, proprio così, era abile in questo. Ogni tanto si deve uscire dagli schemi e a dire il vero a lui non dava impedimento e ci riusciva benissimo”
Sereno Notturno

Enfatizzare quel sorriso

“L’arma migliore che può avere un’anima è senza dubbio il sorriso.
Perché allarga i confini contro l’incertezza, da  sicurezza in chi hai al fianco e fa stare bene. Probabilmente chi l’ha in parte perso è forse per una sorte di tutela verso sé stesso.
Sembra un paradosso ma effettivamente ha del vero.
Quando si accenna a passare un periodo spensierato, capita di doversi ricredere e tornare cupi, magari per una situazione.  Forse non meritiamo la nostra felicità, oppure non vogliamo spingerci oltre per enfatizzare questo stato d’animo”
Sereno Notturno

Il giogo


“Capire l’estremo non significa esserne soggiogati. Comunque la si pensi è un’arte provocatoria e di piacere. Molto più semplicemente, goduria per la mente.
Capire le esigenze e trasmetterle sotto forma di  gusto crea armonia e trasgressione”
Sereno Notturno

Pensiero

“Raggiungere i percorsi, arrivare quasi ai traguardi, magari felici ma stanchi. In questo tempo che non lascia respiro all’anima. Sono sensazioni che attendono volontà d’esistenza. Quel tempo sognato da anni che fatica a concretizzarsi, tra fatiche e speranze”
Sereno Notturno

Non reprimiamo gli istinti

“Vivere nel tempo, dove gli spazi sono occupati dai pensieri. Non è questo forse lo spazio perfetto, ma lo si deve invece rendere straordinario. Perché mai come in questi anni, abbiamo avuto occasione di guardarci in viso, di apprezzare un sorriso, uno sguardo.
Mai come ora ci siamo soffermati sull’espressione impressa di un lento godere, mentre una mano scivola a cercare proprio quel piacere di chi ti sta al fianco.
Allora capita di restare perplessi solo nel veder slacciare un paio di jeans, magari senza intimo. Piccola trasgressione che riempie quel piacere del corpo”
Sereno Notturno

Saggia verità

“Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora.
Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.
Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute.
Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto.
Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso della verità e onestà
È l’essenziale che fa valer la pena di vivere.
Voglio circondarmi da persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima.
Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare.
Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza.
Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.”

Mario de Andrade

Buongiorno


“Perché, la vita è costruita sulle esistenze,
sulle sofferenze e le insofferenze. Probabilmente noi siamo l’insofferenza di noi stessi.
Quella che ti fa svegliare la mattina piena di buoni propositi che cerchi di portare a termine, sempre col tuo stesso io ti scontri perché hai l’ansia del dopo.
Ma nulla ti può distogliere da una tazza di caffè per iniziare la giornata”
Sereno Notturno

La consapevolezza

“Quando affronti gli ostacoli che ti crea il tempo, magari guardi indietro e capisci qualsiasi sia il vero significato di un mare in tempesta. Dietro di se porta ogni cosa, passato presente e futuro. Non esiste nessuna tempesta uguale all’altra, come non può esistere lo stesso modo per affrontarla. Non puoi aspettare che si calmi, ma devi passare attraverso.
Nessuno può darti la soluzione, perché le verità cambiano come l’acqua”
Sereno Notturno

L’affondo


“Devi rendere tua la preda nel breve istante e devi essere metodico, non tergiversare, lei ha già scelto e pregusta.  Ma aspetta un tuo cenno quello che presumibilmente viola gli standard, allargando ogni passaggio.
Le dici di toccarsi il clitoride e chiudere gli occhi, mentre tu con la saliva allarghi l’anfratto.
In quel precisi momento, con delicatezza introduci il tuo plug, mentre le mostri la tua carne come secondo affondo”
Sereno Notturno