Uscire

 

Uscire
Così difficile tradire emozioni per chi non ha nelle sue corde questa sana virtù, per chi fa della sua vita un susseguirsi continuo di parole frasi e stati d’animo. Nonostante tutto, nonostante ciò, continua a cercarsi, volendo dileguare malinconie e far riaffiorare quel briciolo di celata trasgressione che regna, che vive e che preme.
Sereno Notturno

Sono io e non lo so

Sono io e non lo so
Sì scrive qualcosa di proprio non per essere qualcuno, forse solo per necessità. Difficilmente condivido frasi illustri, perché sono troppo me stesso per carpire situazioni altrui.
Ognuno ha la sua dannata anima e la coltiva in una passeggiata, in un intimo momento o nel girovagare nottambulo con una birra fresca.
Sereno Notturno

Nodi

Forse si fa della follia una corazza, bene quella corazza non mi abbandonerà mai, nemmeno se cercheranno di fermarla.
Sereno Notturno

L’altra metà

L’altra metà
Guardo quel lato di me che forse non sono mai riuscito a comprendere. Lo osservo attentamente e non trovo differenze con il lato che notano gli altri, ambedue sono trasparenti, forse questo non basta a far di me una persona tranquilla. Quella saggezza e tranquillità cercata. Un po’ di saggezza viene sicuramente dagli anni che dovrebbero essere meno, quelli me li ha regalati la vita, le scelte, i cambiamenti. Non sono sofferente per questo, ora la mia scommesa è sorridere ancora e far sorridere chi è vicino.
Non possiamo essere così duttili da tornare come si era all’origine e nemmeno plasmabili per ciò che non possiamo essere. Alle volte la serenità passa attraverso la consapevolezza di prendere le persone per come sono, altrimenti il rischio è quello di chiudersi.
Sereno Notturno

Identità

Identità
Le persone sempre più si identificano con l’apparenza e non come in realtà sono, quindi nascono dei mostri sui social che a dire il vero li trovi pure nella vita reale.
In questo sistema nessuno più si identifica e si finisce per credere a tutto, avendo migliaia di seguaci pronti a imitare. Quindi siamo pieni di slave, padroni, padrone, che presi dalla foga sono diventati a lor dire tali solo perché schiaffeggiati sul culo col battipanni.
Eppure fanno tendenza e moda.
Penso che un sano desiderio di leggera perversione avvolga tutti quanti, ma nella realtà si chiama solo con un nome: Seduzione e desiderio.
Sereno Notturno

Orgasmo

Orgasmo
Dovresti entrare senza esitazione in quell’orgasmo, essere tu il piacere procurato.
Sapere cosa proverebbe il corpo e entrare in simbiosi col piacere stesso.
Forse capiresti il rapporto mente-corpo, fatto non solo di gesti meccanici ma volontà della mente.
Sussulti urla e sfoghi di chi sa dare e prendere piacere con gli occhi e con la testa.
Ecco… ora sei pronta a godere e tremare per lui.
Sereno Notturno

Affondo

Affondo
Come puoi capire ciò che si frappone tra istinto e volontà.
Capendo forse solo che la volontà va di pari passo con l’istinto e non si può fermare.
Come non puoi fermare il corpo che si offre al piacere che cerchi, le mani che lo nutrono per renderlo ancor più forte.
Ecco i veri sensi che provi in un orgasmo procurato.
Sereno notturno (altro…)

“Ci si guarda troppo allo specchio e troppo poco negli occhi”

DCIM100MEDIA

“Ci si guarda troppo allo specchio e troppo poco negli occhi”

 
Titolo dal web e foto “uomo allo specchio” – Roberto Mazzuia
 
Cosa ci ha insegnato ciò che è accaduto a Hollywood, probabilmente molto poco o niente di più di ciò che si supponeva.
Hanno incastrato L’ex “Dio” di Hollywood e non sono denunce tardive come scrivono tanti giornali, perché non esiste scadenza per una denuncia, ma la consapevolezza di fare qualcosa perché ciò non succeda ancora.
Ma lo sappiamo che il mondo di Hollywood non è diverso da tanti altri mondi non troppo lontani da noi, sappiamo tutti che al mondo esistono tantissimi piccoli Weinstein.
La peggior cosa è che non è gente malata di sesso, per cui si potrebbe ipotizzare che spinte da eccessive e discutibili voglie, violentano o pretendono prestazioni, assolutamente sono solo persone avide del loro potere, che sono parte attiva in quel meccanismo che li vuole vincitori sul potere, sul lavoro sui soldi e sulle persone che in quel momento “forse sono inconsapevoli delle mani in cui finiscono”
Viene facile a quel punto per il lupo mangiare l’agnellino, perché si ambisce a una strada spianata, al farsi conoscere nel mondo per parti importanti nei film o nella vita.
Ragazzine o poco più nel frullatore mediatico, che probabilmente non hanno scelta per il lavoro a cui ambiscono, ma rimane tutto in sordina, lì sotto gli occhi di tutti ma come un rumore sordo e lontano.
Fino a quando una persona non prende il coraggio di raccontare l’accaduto e si sa a quel punto che le stelle di Hollywood, come brillano vengono pure spente.
Lasciato dalla moglie e licenziato da Hollywood, dimenticato da tutti…
Tardivo il piccolo dispiacersi del “Dio Weinstein perché non poteva fare altro che essere così e arrivare quasi a un ipotetico suicidio. Forse non è pentito di ciò che ha fatto per anni, ma sapere che non conterà più nulla nel suo mondo.
Lasciatemelo però dire, io non sono con tutte quelle persone celebri che ora lo additano come un mostro non perché non sia importante ciò che hanno fatto, anzi, ma la cosa sarebbe stata insabbiata per sempre, come lo è per tante cose. Il merito lo do alla prima persona che ha avuto coraggio di questo gesto, per le altre solo un pensiero che fino ad allora faceva loro comodo fosse stato così, (poi sappiamo che è questa società e il meccanismo stesso che è malato)
 
In tutto questo disgusto salvo solo lei
Léa Seydoux, 32 anni, attrice e modella francese ha raccontato al «Guardian», in una lettera aperta, la sua esperienza. «Ci siamo incontrati nella lobby del suo hotel. La sua assistente, una giovane donna, era lì. Per tutta la serata mi ha guardato come se fossi un pezzo di carne. Si comportava come se mi stesse valutando per un ruolo. Ma sapevo che era str…. Lo sapevo, perché l’ho visto nei suoi occhi. Aveva uno sguardo lascivo. Stava usando il suo potere per fare sesso». Seydoux sottolinea come tutte le attrici «avessero paura di lui» e del suo potere. E poi racconta l’assalto: «Stavamo parlando sul divano quando all’improvviso lui ha tentato di baciarmi. Mi sono dovuta difendere con forza. Lui è grosso e grasso e pesante. Poi sono riuscita ad andarmene. Ero disgustata» (Getty)
 
Il mio pensiero finale è che in ambienti di lavoro esistono dei piccoli grandi Weinstein, ma il coraggio deve partire da tutti coloro che non usano questo metodo per emergere.
Sereno Notturno

Il biglietto

Il biglietto
Perché la vita è strana ma i sogni ancor di più, se ti vengono raccontati sorridi ma danno lo spunto per trame impossibili.
Ecco…
C’era una volta una stazione del treno con tanti binari, una persona dall’altra parte era ben visibile, nonostante ci fosse foschia, però era totalmente irraggiungibile, si allontanava sempre più quasi a sparire tra un fischio del treno e quello del capostazione. La persona del sogno si sbracciava ma come nel racconto di Harry Potter l’uomo spariva nel nulla tra il binario tre e quattro. La donna rimase a guardare per trenta secondi ma nulla… inghiottito dalla stazione stessa.
La settimana seguente si ripropose la stessa scena ma a binari invertiti, in una giornata di splendido sole stavolta, la donna guardava e l’uomo spariva, invitata dai tanti passeggeri a seguirlo lei non se la sentì, quasi un presagio che la voleva vittima di qualcosa. Nel sogno esisteva una terza scena dove c’era un solo biglietto scritto a mano: “Ricorda non ci sarà una terza volta”
Ora la soluzione metteva ansia, perché nella mente del donna c’erano due soluzioni. La prima era quella che lei sarebbe caduta tra le sue braccia e il racconto poteva proseguire, la seconda che lei sarebbe caduta e il racconto finisse amaramente così.
Sereno Notturno

Rifletti

Rifletti
Tutto ciò che appare distante dalla nostra comprensione è visto come negativo.
Il nostro occhio e la nostra percezione ci rendono ottusi all’evidenza. Eppure può essere migliore di altre che tutti capiscono.
Sereno Notturno

L’ombra

L’ombra
La stanza era grande, in quel momento lo pareva ancor di più, forse essenziale e colorata, probabilmente accogliente.
Candele e profumi, divano ampio al centro, quello che più si addiceva nei momenti rilassanti e a quelli dedicati al pensiero.
Cosa cazzo pensava che già non sapesse di sé, forse avesse avuto davanti uno specchio ne avrebbe condiviso quell’attimo e le smorfie da ebete.
Cercava sempre un sorriso, ma nulla, lui rimaneva pensieroso, preda di qualcosa che non conosceva. Come un marchio nell’anima che lo rendeva così non capito… L’uomo delle verità evidenti ma non colte, quello che per forza si diceva celasse segreti. Cazzo… apparentemente un uomo dai mille volti che non sprigionava sentimenti. Quelli non li aveva forse da dimostrare nemmeno per sé o forse li dimostrava in modo troppo celato per essere colti.
Vola Sereno d’autunno.
Sereno Notturno