Appunto
Esiste una dissociazione, tra pensieri, mente e anima.
Questo ferisce, ma non cancella.Sereno Notturno
Ci sono percorsi che non riuscirai mai a capire, fino a quando in mezzo al mare scopri di non saper nuotare.
L’importanza di una festa e data da qualcosa di profondo. Esula chi lo da per circostanza, per obbligo, per carità o per compassione. Chi fa tutto ciò ne ha bisogno a sua volta. Conta solo il far sentire d’esserci oggi domani e per sempre. Avere amici e trascinarli con se. Opportunità e rendersi complici. Piacere e metterlo a conoscenza. Saper trasmettere questo, senza l’obbligo di doverlo fare. Non serve fare auguri a chi sa, che mai l’avresti fatto in altra circostanza. Un augurio è qualcosa di serio di chimico e non si risolve in un secondo. Ciò che trasmettono queste pagine è un augurio di unione. Che sia puro piacere dell’anima, del corpo o della mente. Quindi non sono gesti casuali ma dettati dal profondo di chi con l’anima vive. Questo è quanto da Franco Pancaldi – Sereno notturno – Trama vissuta e Positivismo illogico. Grazie a voi d’esserci, perché senza voi l’anima non vive. Franco
Sereno Notturno – Trama vissuta – Positivismo Illogico
Happy to receive a little help. by Antonio Grambone
L’uomo ripose gli abiti
mise a nudo la propria anima
accostandosi a piedi nudi
nel pavimento freddo.
Subito lo assalì
quel fremito che lo trafisse
proprio nel punto in cui il pensiero
si incrociava alla mente desta.
Breve flash che lo riportò
alla nitida considerazione
di una paura lecita
perdere la propria essenza.
Come poteva essere sicuro
come faceva a capire
se quei suoi brevi momenti
non fossero solo pura follia.
Poesia
Happy to receive a little help. by Antonio Grambone
Era entrata con fare circospetto uscendone con i profumi del sesso.
Lei non stringeva sfiorava continuamente fino a non poterne più. Non divorava ma adorava, non guardava, ma chiudendo gli occhi sentiva i fremiti.
Adorava il pulsare continuo di un’emozione, strofinandone i denti fino alla sua radice, lei non chiedeva, si faceva capire, appoggiando le labbra al culmine di un orgasmo.
Lei era diceva: “l’inesperta”, ma ho sempre pensato fosse una scusa.
Laetitia Casta, Vanity Fair Magazine
Possiamo rassegnarci a tutto, all’infuori della rassegnazione.
Chi persevera nella rassegnazione, cammina nella palude dei pensieri. Franco
Non esiste una frase, un racconto o un modo d’essere preciso, per augurare la felicità. Probabilmente un gesto qualsiasi, magari semplice, inconsueto per qualcuno, profondo per altri.
Mi ricordo quanto ci tenessi fin dall’asilo aspettare i giorni prima della festa, vedere ogni giorno un pacchetto in più sotto l’albero e immaginare la felicità di Babbo Natale nel passare la notte prima con il sacco. a riporre i doni.
La festa l’avevamo aspettata da tempo, non solo in quei giorni e in quei mesi. I grandi della famiglia, quelli della terra che comandavano, sapevano come farci arrivare tranquilli e contenti alle feste. Ora sinceramente i grandi della famiglia, sono diventati solitari e dove c’è un minimo accenno di famiglia, pullula di focolai d’odio e incomprensione. Pronti ognuno a far del male all’altro. Per quanto riguarda i grandi della terra, sono pieni di boria e di saccente volontà di prevalere, solo per ciò che riguarda i loro interessi. Puliscono e ripuliscono tutto ciò che non si deve vedere. Lo mettono sotto il tappeto come la spazzatura, sperando voli via col vento. Ma quegli esseri umani continuano a lottare per qualcosa in cui credono. Noi ci lamentiamo, forse per il solo fatto di non avere l’ultimo cellulare in commercio da regalare ai figli, perché forse li faremmo felici. Non sappiamo che per farli sorridere, a loro basterebbe sapere d’essere amati e non comprati. Non esiste un solo modo uguale all’altro per augurare la felicità, forse un sorriso e far capire che in fondo dobbiamo essere noi stessi i primi ad esserlo, per poi trasmetterlo agli altri. Sinceramente e sentitamente vi auguro di sorridere, anche per chi vi sta vicino. Franco
2 dicembre 2013 alle ore 19.01
I destini si nascondevano tenacemente negli anfratti scuri della pelle vogliosa e testarda. Si destreggiavano tra un movimento ed un batter d’inguine, solleticando con giusto piacere le contratte pulsazioni di un orgasmo.
Vigile rimaneva il gioioso sguardo a cercar la carne, che a tratti spariva per poi ricomparire più impavida che mai, li tra un colpo e l’altro fino a mietere piacere liquido e delicate urla.
Resta sempre quella giusta emozione come contorno ad un vero diletto del corpo. Franco
Poteva sfidare l’eternità a colpi d’emozioni, lambendo squarci nel proprio desiderio. Voleva e sentiva mai come ora l’impulso d’evadere dai luoghi comuni di una mente pesante.
Sebbene ne fosse a conoscenza carpiva i propri sguardi, fatti di delicate essenze e dono di persuasione, non tollerava l’idea di starsene ad aspettare mentre il corpo cambiava.
Fin troppe convinzioni facevano capire che quella era la strada del tempo. Ciottolati di pensieri uno accanto all’altro, non uno sopra l’altro, quasi a presagio di un lento cammino, ma con radici profonde.
Lui capiva mentre la terra proteggeva le sue parole.
Sereno notturno – 18 Dicembre 2013
Come dovresti essere per piacere agli altri, te lo sei mai chiesto o non ti è mai sfiorato nei meandri della mente…
Non devi essere in alcun modo devi essere flessibile, non plasmabile, veritiero nei tuoi intenti e conoscitore puro dei tuoi limiti, anche se io dico sempre:
“Conosco i miei limiti, ma non me li pongo.”
Sono scelte? No assolutamente sono consistenze e puro carattere, se solo sapessi di piacere agli altri per il fatto di non essere me stesso, manderei a puttane le amicizie o come diceva il buon Charles,piuttosto “affonderei i miei saluti nel wisky”.
Amante folle, amico sicuro e follemente portato alla pazzia, quella vera che ti fa ricordare e scordare allo stesso modo, sono chiare limpide e nitide scopate del cuore che rimangono con una forza incessante in chi le vive, in chi odora per ore il profumo del sesso.
Ogni angolo delle lenzuola vive di sesso, che non esaspera la mente
ma ne fa medicina per gli stati d’animo. In un continuo e lungo crescere nel più lusingato gusto di godimenti fantastici. Erezioni che scovano la più alta punta della stella del piacere, guardando sotto corpi che non si danno pace.
Sereno notturno 26/12/2013
Concerto di frasi indecenti attraverso corpi maldestri, pronti a dare il la a un godimento della carne, dei sensi e dell’anima. Prendendo spunto da quell’accartocciarsi di sapori che sono tra l’acre e il pungente, degno presagio d’indecenza.
Trafiggi l’esperienza del contatto, come primo approccio al desiderio di conoscenza e vibra con accurata lentezza i movimenti.
Sai come si definisce questo…sopraffina stimolazione dei sessi.
L’arte di una fotografia, vive in chi la crea
Franco Pancaldi
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Non serve celare un gesto, un graffio, una stretta sul corpo. Occorre fare pressione, mettere foga ed esaurire le forze. Non ci si può risparmiare, si deve dare tutto. Questo porterà a quel forte desiderio di chi, fermo tra uno sguardo ed un lento esplorare inizierà a cercarsi. Solo allora ti fermerai, prima d’affondare carne nella carne.
Franco Pancaldi
Oggi è Lunedi, come promesso iniziano gli Attimi.
Buona lettura
Attimi Infiniti
http://attimiinfiniti.altervista.org/
Lunedì è vicino, questione di “Attimi”
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Le menti aperte sone prede dei venti
come tali sono soggette al tempo.
Non esiste mente in cui non ci si possa riflettere
se non in qualcuno che si ritiene superiore
senza averne titolo e soprattutto dote.
Diffidate sempre di chi ti dice, “io ti capisco”
è proprio quella, la persona che non ha capito un cazzo di voi.
BlackLight Photo 2014
Passava con rispettoso desiderio da una parola a un movimento.
Lui rimaneva accanto alle sue parole.
Questa è libera appartenenza. Riuscire a sfiorare un’emozione con la percezione. Mentre la saliva lascia scie d’immaginazione al tatto. Guardi il corpo vibrare al limite del decente desiderio, Imprecando, di non allontanarmi.
Io sono oltre il limite di un gesto, oltre le tue unghie, al di la di uno sguardo.
Forse oltre anche al muovere affannosamente delle mani su un desiderio.
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