Giochi perversi

“Gioco con la tua pelle perché mi concedi l’opportunità di infierire sulla tua carne.
Gioco con le parole quando mi permetti di essere porco al momento giusto e trovare una porca che ricambia.
Gioco con i tuoi anfratti, quando mi concedi l’opportunità di violarli tutti.
Così come gioco con la tua mente aperta che cerca infinite trasgressioni”
Sereno Notturno

L’istante

“Ci sono attimi che solo mani sapienti possono lasciare un felice ricordo e un profondo piacere. Coglierli è  nella mente di chi si lascia andare”
Sereno Notturno

L’angolo discreto


“Seduta all’angolo del bar non esistevano particolari inviolabili, tu lo sapevi.
Capivi che gli occhi scrutavano solo i tuoi movimenti e li rendevi eclatanti in quel gesto lento.
Allargandoti il cappotto color carne, lasciavi intravedere lì dove finivano le calze sottili e nere e iniziava la perdizione. Sapevi di essere porca agli occhi di tutti, ma continuavi perché tutto questo ti bagnava. L’avevi scelto quell’angolo discreto e la persona giusta che sapeva eccitarti guardandoti. L’intimo era superfluo come lo era il fatto ti potesse vedere qualcun’altro. In fondo non c’era nulla di più eccitanti nel vedere una donna godere”
Sereno Notturno

Acciaio lucido


“Lo porgeva come un cimelio, osannando la forma e il freddo acciaio.
Era il piacere sublime che da lì a poco  sarebbe  sprofondato nella carne madida di saliva. Perché entrambi desideravano  quel piacere.
Non sazia esigeva anche l’affondo in labbra morbide e vellutate per un completo orgasmo, che da lì a poco avrebbe preso entrambi”
Sereno Notturno

Sospiro

“Così venne la fine del giorno, sin dal mattino fatto di impegni, pensieri, appuntamenti e riflessioni.
Ma l’unico vero chiodo fisso era lasciare molta parte del tempo al piacere. Quello estremo che parte dai movimenti e si infonde con gli odori nella stanza. Percepiti e goduti umore dopo umore”
Sereno Notturno