Tocchi lievi

Tocchi lievi
Tutte le ipotesi vanno oltre il concetto di superficialità.
Rendono e prendono vita nelle possibilità che ognuno si da e si pone.
E così si sfiora un pensiero che nasce da un’anima predisposta a offrirsi.
Franco

Velo

Velo
Dove caspita volevi regnasse il caos, profeta dell’imperfetta conoscenza.
Il tam tam lo sentivi nella testa, echi confusi quasi a voler sradicare i pensieri. Eppure rimanevano lì caro profeta dell’imperfetto, disegnati e forgiati in quel modo tuo di vivere confuso.
Non c’era trama in quella vita, come per la maggior parte delle anime, ma libera espressione di giorni messi in fila e resi diversi da quella volontà… essere trasparenza.
Franco

Foto dal web

Unghie nel ghiaccio

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Unghie nel ghiaccio
A cosa si pensa, sempre si riesca nel buio gelido della notte che sa di morte.
Non c’è distinzione tra la notte e il giorno perché tutto è rallentato: sapori odori paure e speranze.
A cosa si pensa tra le pareti di ghiaccio, tra quei muri creati dalla natura che non hanno colore e sanno di gelo.
Come ci di guarda o ci si ascolta senza aggiungere ferite che già non sanguinino.
Forse nulla, solo il silenzio e quei frame che passano nella mente ma che non si vuole ascoltare.
Penso sia così nelle ore che vivono e si nutrono di speranze, fino a a quando non senti un eco in lontananza che forse profuma l’aria è si palesa in una mano d’aiuto.
Quello è il contatto che ti fa capire d’essere in vita.
Franco

Ombre di seta

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Ombre di seta
A chi non è capitato di guardare la notte, quella densa e fittissima insidia che cela i pensieri in alcuni e ne apre speranze in altri.
Notte ingorda che sa di muffa nel loggione del sottoscala.
Quella che aperta la porta ne inghiotte i pensieri, anche quelli nascosti tra i passi frettolosi di chi vuole deriderla.
La notte non deve incutere timore, perché sta lì in mezzo i pensieri e fa riflettere chi per un attimo cerca di correre veloce come se i pensieri fossero senza tempo.
Resta, ascolta il tempo e assaporane tutti i silenzi, parlano della tua vita.
Franco

Eco

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Eco
Rimanevano fardelli d’impotenza quei gesti che scrutavano il passato.
L’orizzonte era lontano impastato tra la mente desiderosa d’impulso e la necessità di credere a se stessi.
Ora i passi echeggiano tra le mura umide dell’anima.
Franco

Riflesso

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Riflesso
In quel l’ombra era racchiusa l’esistenza, quel lento fluire di sensazioni e respiri, di speranze e desideri.
La mente ha spesso l’anima in subbuglio, perché si sa i desideri partono sempre dal pensiero.
Franco
Immagine da Tumblr

Ombre

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Era lucidamente folle, fatto della stessa materia adoperata per i viaggi mentali.
Chi gli dava qualcosa di semplice lui lo complicava, qualcosa di complicato a lui faceva impazzire.
Eppure evitava tutto ciò che era scontato.
Non viveva nel mondo dell’ovvio ma in quello in cui pochi entravano: “La follia”
Il suo tempo era scandito dalla frenesia di un orgasmo. Fate attenzione lui sapeva stupire se stesso e questo lo rendeva vulnerabile.
Franco

Sensi

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Sensi
Scrutava con lenta parsimonia la morbida pelle, quello era l’attimo che faceva tremare la carne e vibrare i sensi.
Poi l’attanagliarsi delle mani sul corpo rendeva sublime l’istante stesso.
Franco

Anime e volti dell’indifferenza

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Anime e volti dell’indifferenza
Perché si fanno le cose, si prendono decisioni?
Una sola risposta siamo esseri umani e non possiamo continuamente vivere nell’indifferenza, perché adoriamo gli animali e saremmo disposti a tutto per non farli soffrire.
A maggior ragione le persone, quelle che magari voltano le spalle al passato, oppure rimangono incastrate nel meccanismo ignobile della mancanza di lavoro; ecco il punto è proprio quello, succede a loro ma può capitare a tutti, magari a loro può andare bene così, ma tu cosa ne sai.
Quando esci da una casa calda per rientrare la sera in un altro ambiente riscaldato, la cosa che viene in mente è fottersene di ciò che vedi o incontri, perché tanto prima o poi e vi assicuro la maggior parte delle volte è poi…qualcuno lo troverà. A nessuno importerà come… ma lo troveranno.
Allora vi assicuro che a meno 7° alle 22,30 di una domenica mentre guidi l’auto in centro al paese e scorgi un’ombra ferma dietro la colonna in piedi, intenta a rovistare nel cestino, beh qualche senso di colpa ti deve trafiggere la mente. Esiste la paura certo, ma una soluzione la devi trovare. Fosse solo telefonare alla locale caserma dei carabinieri e scusarsi per il disturbo, spiegare il fatto il più dettagliatamente possibile. Ti rincuora sentire dall’altra parte che ti rispondono “Mandiamo una volante, la ringraziamo” Poi chiudi il cellulare e pensi, pensi e ripensi.
Fosse anche solo qualcuno uscito di casa e data l’età avesse perso l’orientamento, allora ti assalgono mille pensieri perché mi metto nei panni di chi ha genitori fortunatamente in vita e magari aprono la camera e non li trovano. Ogni volto ha un’anima e ogni anima ha desiderio di essere ascoltata.
Franco

Foto reperita dal web

Ammissione

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Ammissione
Ritengo d’essere una persona difficile da gestire, sempre per quel modo d’essere sempre fin troppo esigente con me stesso e verso chi mi sta vicino.
Guardando il mondo da altra angolatura la vita sarebbe monotona se ci accontentassimo di ciò che la vita ci offre, quella piena di speranze sottratte e sorrisi cancellati.
E allora si prova a sorridere.
Franco

Gli occhi di chi non scorda

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Gli occhi di chi non scorda
Non credete a tutto quello vi viene detto, la Befana esiste e ha parvenze che variano al variare delle persone.
Non sempre la Befana deve essere vista in senso dispregiativo, i miei occhi la vedono un’anziana signora con la gioia di donare qualcosa che non è riuscita ad avere nella sua vita, forse solo un sorriso, ma quello che accende l’animo. Un sorriso mescolato all’innocenza di chi per troppo tempo si è perso nelle gioie mancate della vita.
Comunque la vediate ricordatevi esiste nella realtà presente o passata, così come io la scorgo negli occhi di mia madre da lassù.
Franco