“Seduta all’angolo del bar non esistevano particolari inviolabili, tu lo sapevi.
Capivi che gli occhi scrutavano solo i tuoi movimenti e li rendevi eclatanti in quel gesto lento.
Allargandoti il cappotto color carne, lasciavi intravedere lì dove finivano le calze sottili e nere e iniziava la perdizione. Sapevi di essere porca agli occhi di tutti, ma continuavi perché tutto questo ti bagnava. L’avevi scelto quell’angolo discreto e la persona giusta che sapeva eccitarti guardandoti. L’intimo era superfluo come lo era il fatto ti potesse vedere qualcun’altro. In fondo non c’era nulla di più eccitanti nel vedere una donna godere”
Sereno Notturno