Sguardi rubati all’ultimo

“Tutto quello che resterà di questi giorni è il nitido contrasto tra il bianco candido della pelle e il nero delle vesti.
Inchiostro nero intenso e i fogli bianchi ancora vergini. Pensieri oscuri lasciati al vento e promesse che lo stesso li porti via.
Semplici chiare parole e freschi concetti, che devono essere vissuti intensamente perché nulla sia dato al caso.
Saluti e auguri a tutti voi e grazie ancora per i traguardi raggiunti”
Sereno Notturno

A occhi chiusi

“I sogni sono quel desiderio irrinunciabile, al quale ti affidi per conoscere la parte di te che vorresti essere.
Sono l’ineccepibile bellezza con la quale ti rivolgi con sincerità.
Non ti possono deludere, proprio perché sogni, ma ti danno la percezione della dimensione in cui vorresti essere”
Sereno Notturno

Insinuava le sue voglie

Si muoveva lenta, sinuosa e consapevole.
Il suo corpo era tutt’uno con l’aria che respirava, anzi, era lei stessa che ne dava sostegno e vita. Perché sapeva, con le sue movenze, cosa in realtà piaceva all’uomo. Camminava a gattoni alzando ogni tanto la testa e muovendosi a destra e sinistra, faceva ballonzolare quel seno pieno e desideroso d’esser preso. Il culo in bella mostra, dal dietro pareva una scultura, labbra gocciolanti di desiderio al solo pensiero, si aprivano all’incedere verso il membro. Lui era lì a guardare e aspettare, mentre lei lo raggiungeva con la benda agli occhi. Pareva un gioco e forse lo era, parea peccaminosa, sicuramente molto di più. A voler dire la verità ricordava la motrice del treno, quando arrivava al binario e sbatteva contro i fermi del fine corsa, per qualche istante arrivata con la bocca al cazzo ne prendeva le misure con la bocca per poi non staccarsi più.
Sereno Notturno