Rubare una verità

“Siamo subissati di pensieri e nei momenti positivi, pensi sia un’ottima possibilità per non condurre una vita volta al piatto mentale.
Ci sono altri scorci di vita che senti talmente tanto il peso delle azioni, da pensare siano talmente tante da non riuscire a porre soluzione in tempo utile. Le priorità non rientrano nei piani regolari di una mente che vorrebbe fate tutto e subito.
Guardarsi nell’anima e dare il massimo sempre, questo fa rimanere dannatamente fottuti”
Sereno Notturno

Passa inesorabile

《Sì deve avere tempo da dedicare al tempo, pensando che non occupandosene butteremmo via una risorsa che non ci verrà mai data indietro.
Molte cose non le facciamo per “mancanza di tempo” diciamo noi, invece il più delle volte quel che ci spaventa è la paura di qualcosa di nuovo》
Sereno Notturno

Dilatazione del pensiero


“Sarà una mia impressione, eppure questo tempo vola svelto, non ti lascia il tempo per capire, reagire, che subito passa allo step successivo.
No, l’età non significa nulla, sono proprio gli eventi, gli stati d’animo e le cattiverie a farla da padrone.
Abbiamo tanti profumi da annusare ancora, molteplici emozioni, eppure siamo complici del tempo e spesso della cattiveria”
Sereno Notturno

Pretesto


“La scusa era valida, magari scontata per alcuni, geniale per altri.
L’incontro nell’appartamento di lei, complice una cena organizzata da Elide, pensando di prendere in contropiede Marco.
I preparativi di lei sono minuziosi e promette  cibo leggero.
Marco sa che a Elide piacciono le candele e non può arrivare a mani vuote la sera. Con un invito così importante poi è inimmaginabile.
L’appuntamento è alle ventuno, abito informale per lui, pantaloni blu tinta unita, una camicia azzurra e un pullover grigio. Ovviamente il gel tra i capelli che per lui non doveva mai mancare, insieme alla pulizia e il profumo.
Per farla breve la sera arriva, lui nutre un certo fremito all’incontro, non dandolo però a vedere, si era ripromesso.
Arriva, parcheggia la sua utilitaria, prende un sacchettino e si avvia.  In giro non c’è nessuno tra la nebbia. Suona e lei dal videocitofono lo saluta con un gran sorriso.
Prende le scale e non l’ascensore, perché lui ha il fisico… grazie è al primo piano!
Un bacio complice e allusivo, poi lui per distogliere l’imbarazzo, porge il sacchetto a Elide, dicendogli 《 Non potevo venire a mani vuote, penso ti piacerà 》
Un ampio sorriso di lei, poi si scosta e continua nell’mbarazzo ad accendere le candele nel pavimento d’ingresso e in camera, apre il sacchetto e la meraviglia le si stampa in volto. 《Grazie, certo che sai sempre quello che piace a me, aspetta che accendo pure questa》Marco le dice d’aspettare più tardi e lei con occhi sereni le dice ok va bene.
La cena con luce soffusa e musica a basso volume. Serve sempre nei momenti di silenzio, tra una forchettata e l’altra, intercalando un discorso o uno sguardo. Le cene migliori sono quelle dove non ti abbuffi, ma alla fine hai il sorriso sul volto e una grappa in mano.
Lei lo sapeva.
Con una scusa Marco va in bagno, passa dalla camera, prende la candela, l’accende sul  comodino e ritorna. Sembra un personaggio della squadra investigativa, tutto calcolato nei minimi termini.
Si fa tardi e lei gli consiglia di non tornare con la nebbia. Resta sono un rimedio dormire lì, in fondo tra loro questa intimità non guasta e non ha mai dato sconvolgimenti. La camera e intrisa di odor di fragola.
Sa che a lei il profumo la inebria.
Certo, l’appartamento ha una camera sola, ma la fortuna di essere disinibiti entrambi agevola il momento. 《Elide, una sottoveste stupenda e sensuale》Ammicca lei per dar più tono all’apprezzamento.
Marco allunga la mano nel comodino per prendere la candela, Elide si fa seria e timorosa, oggi è la giornata sulla violenza delle donne pensa, manca solo questo.
Lui la rassicura e le svela il segreto. 《Adoro il profumo che emana, adoro il corpo di una donna e sono eccitato all’idea di farti un massaggio》
Oddio lei lo guarda e subito pensa al dolore della cera calda.
《Tranquilla non è una candela normale》
Detto fatto, versa nel palmo della mano e comincia a massaggiare le cosce, con calma, lentamente e lei gradisce. C’è silenzio, gesti lenti, luce soffusa e odore di fragola e piacere. Continuando, le sfila le coulotte, segue i fianchi, i glutei, guardando lei che stringe il cuscino e le comanda di continuare. Allarga le sue gambe e Marco massaggia le labbra che sanno di fragola, intrise in conto luce di piacere. All’inizio controllato, poi accelerato e infine incontenibile.
Si stringe i capezzoli irti e muove le sue dita tra le labbra e il clitoride. L’urlo supera la musica nell’altra stanza e si abbandona.
Ma la notte è lunga e lei sa di quanto sia piacevole che lui entri in lei.
Tutto questo odore di fragola sesso e piacere, rende la notte piena.
Sereno Notturno

Pertugi


“Cos’hai da raccontare, eremita del piacere. Cosa vuoi dirmi tu che vuoi star lontano dal gusto, dall’eccesso, dalla trasgressione di pensiero. Te lo svelo io un segreto, il piacere lo devi sentire nelle mani sapienti, negli sguardi sinceri. Nasce tra gli anfratti inviolati che devono essere percorsi.
Solo così scoprirai cose che non pensavi e proverai piaceri e orgasmi che finora hai celato come non fattibili. Guarda, ascolta, odora, muovi la lingua senza timore e torna a guardare, fino a  quell’urlo, quello di un orgasmo”
Sereno Notturno

Voi cosa siete

Voi cosa siete
“Le persone forti hanno quel momento di lucida follia, che le rende diverse da ogni altra anima. Interagiscono con l’impossibile qual si voglia desiderio.
Perché nella vita non si è sbranati solo dai lupi, ma anche dalle abitudini.
Non possiamo essere fatti per vivere in parallelo col pensiero del mondo, questo va aggredito insieme ai piaceri, alla trasgressione che fa bene nel letto e ne fa respirare il piacere. Si deve osare, con quella luce in penombra e l’odore dell’incenso. Con l’olio che ti penetra la carne e il sesso che ne chiede esistenza.
Noi siamo piacere”
Sereno Notturno

Saziarsi

“Non siamo nella condizione di capire come ne usciremo, senza esporre l’anima ai sentimenti mancati.
C’è un desiderio folle di andare fuori dagli schemi, di trovare una seppur minima perversione che ci rende eccessivi.
Lo dobbiamo fare per noi e per gli altri, ogni gesto mancato, schiaffo sul culo non dato, fa di noi dei perdenti.
Tutto ciò che ruota intorno al mondo non ci aiuta, allora dobbiamo isolare e dividere i pensieri. Leccare i piaceri, farli scivolare negli anfratti inviolabili, infierire propri dentro quei pertugi per pochi.
Capire e intestardirci sugli eccessi.
Solo con quelli arriveremo a capire la normalità che non può esistere nei soliti sguardi e gesti”
Sereno Notturno