Sere

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Li ricordo tutti i profumi quando sin da piccolo mi affogavano deliziosamente le narici. Mi resta impresso quello del caffè nella “cucina economica” così si chiamava quella che funzionava mettendo dentro “le pinze” cioè vere mattonelle di scarto dell’uva pressato e con l’alcol sprigionato si scaldava la cucina piena di profumi. In quegli inverni freddi dentro al letto c’era il prete. Non era trasgressione, quello serviva a scaldare le lenzuola, nelle stanze di campagna. Ricordo, ricordo tutto e vorrei scordare tutto, ma fa parte di me. Tutto fa parte di me, gli sguardi, i gelati nelle sere estive nel cortile di campagna tra zanzare e lucciole, quelle che rischiaravano al loro passaggio. Sono passato di là dopo anni e tutto sembrava diverso, tutto più piccolo e abbandonato, così come si abbandonano gli affetti di chi pian piano se ne è andato.
Dove sono quei rumori, quei profumi… lasciati così allo scorrere del tempo. Io c’ero e loro pure e mi hanno cambiato.
Franco

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.