“Il termine ingombrante è un vero e proprio modo d’essere, inteso però non nel senso del peso fisico.
Si hanno pensieri e modi d’agire troppo pieni di cose giuste o sbagliate, ma che invadono il comportamento di altre persone accanto. Si è troppo e non è una buona cosa.
Un pensiero o un’azione la porti avanti all’esasperazione rendendo impossibile un rapporto. Difficile da spiegare. Sperando di semplificare, se si ha in testa un’azione, quella sarà la tua ossessione sino a quando non la si è svolta.
Senza dubbio si può pensare a un pregio, proprio perché esiste questa caparbietà. Invece è un’ossessione, un modo di essere sbagliato.
Fino al punto che rimanendo soli con un pensiero frequente, si realizza il profondo malessere, che ti fa perdere contatto e ti comprime in una profonda solitudine.
Non è da escludere che questo senso d’abbandono, provenga fin dalla tenera età nel soggetto che colma le mancanze, avendo sempre qualcosa a cui tenere la mente in allenamento e non “sola con sé stessa”
Appari agli altri appunto come ingombrante, perché porti in primo piano un tuo modo d’essere, come prioritario, questo come tutte le sintomatologie è normale per chi ne soffre e impossibile per chi è vicino.
Non è tratto da un libro e nemmeno da scienza, forse nessuno l’ha mai trattato, ma rende l’anima dentro un meccanismo difficile.
Sereno Notturno