“Era già la terza volta che vagava per le vie di paese, in quel cielo autunnale, dove nonostante il periodo mancavano i colori. L’asfalto li aveva divorati, mentre lui, sempre lo stesso bicchiere in mano, quel calice di prosecco, sembrava quasi fare il pit stop nel locale per riempirlo. Ogni vasca ne usciva sempre più ciondolante e pronto per il prossimo giro, sotto gli occhi increduli dei passanti.
Alzava il calice come segno di saluto, sorseggiava e guardava il culo di quella di fronte. Sembrava scocciata, forse nemmeno tanto, se al solo chiederle di passare all’enoteca non diniegò l’invito. Nulla di che, nemmeno voleva provarci, anzi solo una scusa per un sorriso e aggiungere un giro in più.
Lei rideva, cercando di camminare e bere senza sprecare nessuna goccia, proprio così, era abile in questo. Ogni tanto si deve uscire dagli schemi e a dire il vero a lui non dava impedimento e ci riusciva benissimo”
Sereno Notturno