Il profumo

“Ero arrivato a quella festa all’ultimo, invitato da un’amica con la scusa della buona musica funky.
Sapeva di giocare avvantaggiata, perché mi conosceva troppo bene. Ciò di cui non ero al corrente era la moltitudine di persone che con la stessa scusa, si ritrovavano  quella sera per fare qualsiasi cosa venisse loro in mente. A venti metri c’era il mare che con le sue onde dava il tempo alla musica a palla. Quella era un festa minimal, nel senso dell’abbigliamento ridotto all’essenziale. Praticamente al solo intimo e tra l’altro a nascondere parzialmente il culo. Eravamo partiti con più aperitivi, intravedevo l’inizio della resa dal punto di vista mentale. Sembravamo buttati dentro una sfilata di Victoria’s Secrets, mai visto  nulla di così reale e palpabile. Lo dico perché quello che toccavo si mescolava al drink e all’odore di sesso.
Una delle cose passatemi davanti e nitide, per quel che  poteva essere, era lo sguardo di una gnocca pazzesca che impalatasi di fronte, scostò lo slippino minimal per farmi capire la sua intenzione.
Se mai non l’avessi capito, la sua mossa fu eloquente, mi avvicinò la testa, intimandomi di leccare, non ricordo il colore di lei,  del suo slip e nemmeno di ciò che stavo facendo. Ero avvolto dal sesso, senza quasi respirare.
Quando mai sarebbe successo ancora, difficile scindere un drink dall’altro e un profumo dall’altro.
Mi accorsi che i miei pantaloni sottili e i miei boxer blu, ormai erano nella catasta assieme agli altri, mentre bocche avide si impadronivano del sesso.
Non sapevo chi fosse nemmeno come sarebbe andata oltre.
Mi godevo l’istante.
Sentii solo una mano che prendendo letteralmente il membro, mi riuscì a trascinare più lontano.
Soli, fuori dal caos, era l’amica di chi mi aveva invitato.  Si sdraiò sopra di me, intimandomi ansimante di toccarle ogni centimetro e strizzarle i lunghi capezzoli.
Solo dopo avvertii caldo provenire dalle sue gambe e non mi preoccupavo fosse piacere, l’avessi portata allo squirting o fosse solo il fatto si fosse liberata fisiologicamente del drink.
Solo e comunque non me ne fotteva nulla se non provare piacere, dandolo a mia volta.
Il risveglio non lo posso spiegare…
Sereni Notturno

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.