Non è mai sbagliato psicoanalizzarsi, sono capaci tutti a prendere uno bravo a farlo.

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Non è mai sbagliato psicoanalizzarsi, sono capaci tutti a prendere uno bravo a farlo.

Pensi di riuscire a tirare le somme?. Vista la tua età diviene quasi un obbligo, hai intrapreso molti percorsi negli anni, alcuni li hai cercati altri te li sei addossato. Cosa sai di te?. Cosa hai scoperto del tuo carattere che non sapevi? Ti senti un perfetto uomo o un emerito stupido?. Altri avrebbero fatto gli stessi passi o si sarebbero fermati alla prima discesa dell’infero?. La vita pone domande e non ti da sempre risposte, quelle l’uomo le aveva dentro e a giudicare dagli sbalzi d’umore non erano sempre chiare. Si interrogava con la vita e questa lo aveva messo a sedere a fargli domande incalzanti. “Non so cara vita, in realtà si ha paura di non rispettare gli altri, di far loro del male e questa sorte di letto obliquo sull’asse dei pensieri è un tarlo che incupisce l’animo.” rispondeva l’uomo. Poi continuando a spiarsi al suo interno l’uomo sospirò come se gli fosse piombato nello stomaco una intera montagna di sassi. Era diventato ancora più cupo, mentre la vita lo incalzava. “Cosa dici, ho creduto troppo in me stesso o forse troppo poco, dovevo aprirmi maggiormente col mio carattere o sono stato troppo espansivo?” Cazzo quell’uomo era stato un grosso dispensatore di pensieri, eppure in quel momento si era arrestato. Quasi ammutolito. Rewind dei pensieri. “Cara vita ho fatto di tutto per far felici gli altri e forse mi sono giocato gli anni, ora non riesco a fare lo stesso, sono steso nella mia melma dei pensieri stronzi. Ora non ho bisogno di pensare tanto, solo di vivere, sono come sempre me stesso e devo rendere conto solo a me stesso, dei miei silenzi, delle mie paure, dei miei sorrisi, e delle mie cazzate.” La vita lo guardava sorridendogli bene in faccia e gli ripeteva incessante che doveva sbrigarsi a mettere a fuoco le proprie fotografie dell’anima. Aveva un album intero da ricollocare in base a data ed emozioni. Non poteva lasciare tutto sparso per casa, doveva raccogliere idee e talento. In fondo finora era stato severo con se stesso. Quando lo sei troppo, le persone vengono prese in contropiede e non riescono a capire come sei realmente. “Sai cara vita ora come ora dovessero chiedermi di me risponderei che sono un intero casino, nelle mani di una mia follia piena d’emozioni altalenanti. Quello sono ma ne sono felicemente consapevole e non cambierei mai”. A quel punto la vita si incupì e penso fosse tempo perso a capire quell’uomo. Vita vuoi un consiglio… fottiti.
Franco

Sereno Notturno​

Pubblicato da serenonotturno

Franco Pancaldi nasce e dimora nella provincia modenese dal 1962. Ricca di storia e nota per il saper vivere, ne assorbe i modi e cresce trasmettendo a coloro, che sono a lui vicino, il gusto di cogliere nella semplicità la bellezza insita in essa. Cultore della conoscenza del giusto, riesce attraverso un senso d'innata e spiccata attitudine, a svolgere mansioni manuali con estrema facilità. Lui stesso si definisce “un’anima libera” e continua a esserlo nelle sue diverse espressioni quotidiane di vita, allontanando e fuggendo quell’ombra che solo l’abitudine può dare. Sempre pronto a intraprendere nuove sfide si realizza attraverso un crescente bisogno di crescita personale. Il suo leitmotiv: “Conosco i miei limiti ma non me li pongo”.